Andrea Roggi, Scultore
Paolo Rosi intervista Andrea
durante la visita del Club al suo atelier (29 marzo 2008)
Buonasera Andrea, grazie per esserti
reso disponibile all’invasione di tanti amici per farci conoscere, in
modo approfondito, cosa fai e come lo fai.
Se mi permetti comincio col tratteggiare
brevemente la tua figura.
Andrea Roggi nasce a Castiglion
Fiorentino nel 1962.
Ha iniziato a dipingere nel 1977.
Il passaggio alla scultura è stato
graduale, ma fin dagli inizi preferiva dare una configurazione spaziale
alle sue pitture.
Vuoi brevemente tratteggiare il tuo
percorso educativo e formativo?
Ho iniziato dipingendo, seguendo i
preziosi consigli di Luigi Cherubini che a sua volta è stato allievo del
grande Annigoni. Da lui ho imparato le tecniche per la realizzazione dei
supporti per dipingere seguendo la tecnica rinascimentale della tempera
grassa e le altre tecniche pittoriche. Parallelamente ho continuato a
frequentare l’istituto tecnico industriale di Arezzo, diplomandomi nel
1981 come perito chimico. Devo ammettere che anche la chimica mi ha sempre
affascinato continuando anche dopo gli studi ad approfondirla, soprattutto
per quanto riguarda la metallurgia che mi è rimasta molto utile nella
realizzazione dei miei lavori in bronzo facendo si che possano essere in
un certo senso difficilmente falsificabili.
Come si è poi sviluppato il tuo percorso
artistico ?
È del ‘91 la fondazione de "La
Scultura di Andrea Roggi", un atelier per realizzare in tutto il loro
divenire creativo opere in bronzo, pietra e metalli preziosi. Intendo dire
dalla ideazione del disegno, ai vari stadi della plasmatura e
realizzazione, fino alla fonditura e rifinitura.
Dove sono collocate le tue opere?
Ho realizzato numerosi monumenti
pubblici in Toscana e Umbria, tra i quali il Monumento a Roberto Benigni
posto nel "Parco della Creatività"a Castiglion Fiorentino.
Monumento a Roberto Benigni - Particolare
Mi risulta che stai collaborando con la
University of Georgia. Ne vuoi parlare?
Ho iniziato nel 2001 la collaborazione
con la University of Georgia che a Cortona ospita regolarmente studenti
statunitensi per corsi di formazione e perfezionamento; particolare interesse è volto all’apprendimento
delle tecniche per la fusione a cera persa e alla realizzazione di opere
da loro stessi create.
Fusione a cera persa?
Si, è una tecnica che consente,
rispetto ad altre tecniche scultoree, quali il marmo, la terracotta, ecc.
di poter esprimere il proprio pensiero con più libertà. Molte delle mie
sculture, che vogliono trasmettere un senso di leggerezza, non sarebbero
possibili con materiali diversi.
La fusione a cera persa consiste nel
realizzare preventivamente il modello in differenti materiali solidi
(personalmente prediligo l’argilla). Viene poi fatto uno stampo in gomma
siliconica e gesso che serve per ottenere il modello in cera. L’oggetto
in cera viene ritoccato ed inserito in un uno speciale rivestimento
refrattario che successivamente viene posto in un forno che fa fuoriuscire
la cera dallo stampo rendendolo cavo in modo tale che successivamente
possa accogliere il bronzo fuso; una volta raffreddato il bronzo viene
liberato dal refrattario rompendo quest’ultimo, dopodiché il bronzo
viene ripulito, levigato e saldato dove necessario.
Nel 2002 hai realizzato l’ "Andrea
Roggi Creativity Studio", a Manciano di Castiglion Fiorentino,
accanto al "Parco della Creatività". Di che si tratta ?
Il "Creativity Studio" è un
luogo aperto al pubblico e dedicato all'esecuzione e all'esposizione di
sculture e quadri, in cui artisti si incontrano e realizzano interamente
le loro opere in bronzo e pietra.
Un luogo in cui si cerca di trasmettere
soprattutto ai giovani lo stimolo a sviluppare la propria creatività,
invitando le scolaresche e facendo eseguire i vari passaggi per arrivare
alla realizzazione di un’opera.
Sospeso nel vuoto
Vuoi illustrare le più importanti opere
realizzate negli ultimi anni?
Le ultime, pubbliche o private, sono il monumento
alla memoria del Sovrintendente della Polizia di Stato Emanuele
Petri nella stazione Ferroviaria di Castiglion Fiorentino, il monumento
a Papa Giulio III a Monte San Savino, Santa Caterina da Siena posta
nel museo Cateriniano di Castiglion D'Orcia, la Santa Margherita realizzata
a grandezza naturale posta sul sacrato della chiesa di San Marco in Villa
aCortona, la scultura rappresentante San Donato, Patrono di Arezzo, nel
giardino antistante l'ingresso principale dell'Ospedale di Arezzo,
commissionata dal nostro Rotary Club Arezzo Est, ed inaugurata il 23
febbraio 2005 in occasione del centenario del Rotary International.
Monumento a San Donato
E le ultimissime ?
Ancora un Monumento a Santa Caterina
da Siena, posto nel centro congressi della Certosa di Pontignano,
dell'Università degli Studi di Siena, la scultura "Attimi di
Paradiso" accanto alla chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Lucia
di Cesa, il monumento a Santa Margherita inaugurato il 10 giugno
2006 all’Ospedale della Valdichiana, la Campana della Fratellanza di
Cesa, il Monumento a Giuseppe Garibaldi alle terme di Rapolano, il
monumento alle vittime civili di guerra per la città di Arezzo...
Monumento a Santa Caterina da Siena - particolare
Qualcuno ha scritto che "…
l'attività creativa di Roggi può essere ricondotta ad un continuo
lavoro, alla ricerca dell'essenza dell'animo umano per metterne a nudo le
difficoltà, ma anche i gesti d'orgoglio liberatori, le speranze, le
amarezze, con un linguaggio forte, asciutto, vibrante di solidale
comprensione": ritieni che ti rappresenti compiutamente?
Sì, queste parole sono state scritte
dal Prof. Giuseppe Alpini circa venti anni fa ma ancora oggi mi
rappresentano. Il filo conduttore dei miei lavori è un inno alla vita in
modo che chi le osserva possa capire che circondati da tanta crudeltà,
anche solo per qualche attimo di gioia vale la pena di viverla.
Andrea al Lavoro nel suo atelier
Da una intervista del 23 marzo 2006 a
Gilberto Madioni,
Critico d'Arte, Presidente dei
Cateriniani nel Mondo.
Perché la collocazione del monumento a
Pontignano, in comune di Castelnuovo Berardenga?
Essendo Santa Caterina Dottore della
Chiesa, il monumento non poteva 1.0che essere installato nel "Centro
Congressi europei" di Pontignano, dell'Università degli Studi di
Siena, un tempo uno dei più splendidi monasteri della stessa provincia,
ove ha predicato la giovane "ragazza di Fontebranda".
Perché la scelta, da parte del Comitato
Cateriniano, dello scultore aretino Andrea Roggi ?
In seguito alla inaugurazione del
monumento a Santa Margherita da Cortona, opera del giovane maestro di
Castiglion Fiorentino, ebbi l'idea di proporgli l'esecuzione di un
monumento a Santa Caterina da Siena, da donare alla Università della
nostra città. Trovai in Roggi quell'entusiasmo creativo che appartiene a
pochi degli artisti da me seguiti e conosciuti, durante la mia lunga
attività di critico d'arte, Conoscendo l'imponenza dell'opera, ben due
metri e sessantotto di altezza, realizzata con fusione in bronzo, mi resi
conto che era praticamente impossibile affrontare le spese materiali
dell'opera, oltre a ripagare i tre mesi di tempo che il maestro ha
impiegato per dare vita al monumento.
Un dono a Siena ed alla sua Università
quindi, reso possibile grazie all'intervento di alcuni dei miei
Cateriniani nel Mondo, ed alla bontà e sensibilità di Roggi, che ha
compreso che un suo monumento alla Compatrona d'Europa avrebbe
rappresentato per lui un buon viatico per la sua carriera d'artista.
Come è stato ideato il monumento?
Uno studio nato in simbiosi fra il
critico d'arte e l'artista. Una Caterina moderna e attuale, scalza, con un
piede posato sul mondo - in travertino - con sopra incisi gli stati
europei. Braccia e volto della mistica protesi verso il cielo, imploranti
Dio Creatore, e la protezione e la benedizione sull'umanità.
Il volto di Caterina? Radioso e bello,
come creatura di Dio, perciò a Sua immagine.
Un ringraziamento mio personale e da
parte dell'Associazione dei "Cateriniani nel Mondo" all'artista,
per questa sua opera tanto viva e reale quanto eccezionale!
Immagini di altre opere di ANDREA ROGGI
Rinnovamento
Conoscenza
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